anello val tartano

Giro ad anello che inizia e termina ai parcheggi alti di S.Simone di Foppolo (1660m). non solo l'alta val Lunga, con una bella visione sinottica dei laghi Grande Poco Anello di Granito Cartografia Report News Contatti Menu Val Tartano Dosso Tacher Accesso: a Morbegno si segue la statale dello Stelvio in direzione di Sondrio fino ad imboccare la deviazione per Tartano. Dal passo si apre l’ampio scenario dell’alta Valmadre, con il passo di Dordona (m. 2061), cui giunge una sterrata che prosegue scendendo a Foppolo. Scendiamo su un largo e tranquillo canalone erboso, verso ovest-nord-ovest, tendendo leggermente a destra e giungendo in vista delle baita di quota 2112, nella parte alta dell’alpe Canale. In prossimità dell’attacco del facile versante sotto il passo la traccia si fa più evidente e porta, con alcuni tornanti, ai 2316 metri del passo di Dordonella. Per raggiungere il punto di partenza dobbiamo salire in Val Tartano, staccandoci dalla ss 38 dello Stelvio sulla destra, per chi proviene da Milano, dopo il viadotto del Tartano. Dopo qualche tornante, raggiungiamo una zona battuta da slavine, e qui la traccia diventa assai incerta, ed in alcuni tratti quasi indistinguibile; non ci sono, però, problemi, perché, quando gli ontani si aprono un po', vediamo, più o meno sulla nostra verticale, la casera più bassa di Dordona (m. 1989), che possiamo raggiungere anche salendo a vista. Un’escursione in Val Lunga fino a tre bacini alpini e picnic con salumi Menatti Andiamo alla scoperta dei laghi di Porcile, tre graziosi laghetti alpini che si affacciano sui pianori della Val Lunga, una delle vallate che caratterizza il paesaggio della Val Tartano. L'anello Val Tartano-Val Madre L'anello Val Lunga - versante occidentale della Val Madre, per il passo di Dordonella e la bocchetta di Cogola SECONDA GIORNATA: Rifugio Casera di Dordona-Baita Vallocci Alta-Valle della Matta-Val dal lato di sud-est del lago, al passo di Porcile (m. 2290), dal quale Un teschio ai piedi di San Francesco ci ammonisce sulla brevità e fragilità della vita umana. Dopo un primo tratto in un bosco di larici, il sentiero prosegue all’aperto, diritto, sul fianco orientale della valle: i segnavia sono pochi, e sono quelli “storici” rosso-giallo-rossi. ci indicano il sentiero che scende alla Casera di Lemma alta (m. 1986, sul Risalite la ValBrembana sempre seguendo le indicazioni per Foppolo . Proseguiamo diritti, verso nord, seguendo il sentierino che taglia il versante che scende ad est della cima Vallocci, segnato da tre valloncelli. Superato un vallone raggiungiamo la baita Palà (m. 1764), sulla parte alta della valle omonima. Per raggiungerlo: staccarsi dalla s.s. 38 all’altezza del ponte sul fiume Adda fra Talamona ed Ardenno (indicazioni per la Val di Tartano) e percorrere un tratto della Pedemontana Orobica (senza salire verso Tartano). Vicino alla chiesa alcune baite mostrano la tipica struttura con parte superiore, adibita a fienile, lignea ed inferiore, adibita a stalla, in muratura. Qui seguiamo il sentiero che prende a destra (nord) e traversa al crinale che separa l’alpe Canale dall’alpe del Gerlo, raggiungendone il filo in corrispondenza di un grande ometto, per poi scendere alla baita di quota 2112 metri. di vertigine. a sinistra quello per i laghi ed il passo di Porcile. questo punto non possiamo più sbagliare: la discesa prosegue su questo sentiero di circa 1200 metri. Per capirlo dobbiamo fare un salto indietro nel tempo. Alla seconda baita pieghiamo leggermente a destra, seguendo il sentiero che scavalca un vallone e si approssima ad uno sperone che divide in due rami la parte alta della Val Cogola. di sentiero che ne risale il fianco erboso meridionale. Anello di Granito Cartografia Report News Contatti Menu Val Tartano Val Fabiolo Accesso: Sirta Dislivello: 1010 m (da 290 a 1300 m) Tempi: 5 h Difficoltà: itinerario su mulattiera e sentiero. raggiungendo, con qualche tornante, il fondovalle, superando il torrente Volgiamo ora a destra (sud-est), attraversando un ampio recinto delimitato da bassi muretti a secco, per poi proseguire, su traccia, verso il fondo della valle (nella sua parte centrale), sempre rimanendo a sinistra del torrente. CARTE DEL PERCORSO SULLA BASE DI GOOGLE-EARTH, Copyright © 2003 - 2021 Massimo Dei Cas La riproduzione della pagina o di sue parti è consentita previa indicazione della fonte e dell'autore Il vescovo Feliciano Ninguarda, nel resoconto della sua visita pastorale del 1589, scrive: “A un miglio e mezzo oltre Tartano c’è Sparavera con poche famiglie. dalla vegetazione (vedi foto a sinistra). sterrata, raggiungiamo in breve la località Biorca, frazione di Tartano Il pizzo Pruna, insignificante dal versante di salita è invece imponente visto da campo Tartano e offre un panorama di primo ordine sulla bassa Valtellina e sulle montagne della Val Masino. L’origine stessa dei fondatori di diverse contrade di Val Lunga era bergamasca. Il Ponte nel cielo è lungo 234 metri e sospeso a oltre 140 metri di altezza che collega i due versanti della Val Tartano in corrispondenza della frazione di Campo: una localizzazione panoramica che offre ai visitatori una vista unica sulla Sul lato opposto della galleria recuperiamo l’automobile. Noi invece torniamo al lago prima di raggiungere Tartano, possiamo fermarci sul ciglio della strada al passo di Tartano, segnalato da una evidente croce (m. 2108). Purtroppo due anni dopo la data di collocazione della targa la tragica alluvione del 1987 colpì ancora duramente la valle, alle porte di Tartano, mietendo numerose vittime ospitate dall’albergo La Gran Baita. La traccia piega a sinistra (ovest) e raggiunge serpeggiando la bocchetta di Cogola (m. 2410), appena a sud del monte Seleron, dalla quale ci affacciamo di nuovo alla Val Lunga, con ottimo colpo d’occhio che raggiunge l’alto Lario. Siccome si tratta di un percorso classico, si trova indicato su diversi cartelli ed è interamente coperto dai segnavia rosso-bianco-rossi. Questi poi raggiungere, seguendo i segnavia su un percorso che comincia a salire Fra queste due baite ed il ponte, nel punto in cui il sentiero volge leggermente a sinistra e si interrompe un muretto alla nostra sinistra, sul limite basso dei prati, possiamo individuare, con un po’ di attenzione, la partenza di una traccia che se ne stacca sulla sinistra, risalendo i prati con un breve tratto a destra ed una diagonale a sinistra, e portando alle due baite di quota 1699 (se non troviamo la traccia, possiamo ugualmente salire, senza troppa difficoltà, a vista). Il Tartano ora scorre alle nostre spalle, e difficilmente si può immaginarlo tanto potente e furioso da travolgere una casa sul lato opposto del fondovalle. Lasciamo, dunque il sentiero per la casera di Porcile ed imbocchiamo questo sentierino, che ci porterà in, Dopo qualche tornante, raggiungiamo una zona battuta da slavine, e qui la traccia diventa assai incerta, ed in alcuni tratti quasi indistinguibile; non ci sono, però, problemi, perché, quando gli ontani si aprono un po', vediamo, più o meno sulla nostra verticale, la, Dobbiamo salire alla casera di quota 2071, a nord-est della prima (si tratta di un bel baitone che vediamo in alto a sinistra): anche in questo caso se perdiamo la traccia (cosa non difficile, dal momento che è visibile solo a tratti), possiamo salire a vista, in diagonale, puntando al baitone e cercando di non stare troppo bassi. Panorama orientale della bocchetta di Cogola. Vero è che il soprannome degli abitanti della frazione era “Tetuu”, che vale “grandi bevitori”. Dopo l'asfalto c'è un tratto in cemento, cui segue l'ultimo pezzo con fondo in ghiaia. Numerose baite sono collocate sull’alpeggio in corrispondenza dei principali spostamenti. Trekking: l'anello della Val Tartano • Media tappa ore 6 dislivello salita m. 1100, discesa 1100 m. • Tipo percorso: ad anello • Pranzo al sacco con propri viveri Rientro: Ore 18.00 partenza da Tartano Grande e, seguendo i segnavia che si staccano verso ovest dalla sua sponda e, superate le casere di lemma Bassa e di Sona Bassa, raggiunge un ponte, Pila di Tartano 27-9-1985”. lato occidentale della valle). ANELLO VAL TARTANO e VAL FABIOLO (SO) – spring percorso 3D: https://bit.ly/2M4SEMY – foto: https://bit.ly/2YTx8wr – Escursione che si percorre 2 vallate: Val Tartano e Val Fabìolo. abbiamo superato un dislivello complessivo Si tratta di una costruzione molto allungata (20-30 metri) a un solo piano, con muratura in pietrame a secco e tetto a due falde con manto di copertura in piode selvatiche (se il fronte verso valle è aperto la costruzione prende il nome di tecia)… I baituu ospitavano fino a 90 capi di bestiame. La scritta in alto attesta che il dipinto fu commissionato da Gusmeroli Luigi e dal fratello Francesco (il che spiega la scelta dei santi). A destra (sud) della prima baita un’altra traccia, poco marcata, prende a destra ed effettua una traversata, salendo gradualmente, fino ad attraversare, a quota 1750, il ramo settentrionale del torrente Dordonella. In Val Cuminello (Comunello sulla carta IGM) si trova uno dei più begli alpeggi della Val Lunga, che in passato assumeva un ruolo fondamentale nell'economia della valle. Sparavera è nome intrigante, riconducibile al milanese “sparavée”, cioè “sparviero”. Proseguiamo diritti, verso nord, seguendo il sentierino che taglia il versante che scende ad est della cima Vallocci, segnato da tre valloncelli. Il Ponte nel Cielo collega Campo Tartano e Frasnino attraverso un percorso di 234 metri posto a 140 metri di altezza sopra il torrente Tartano. Torniamo dunque alla casera di lemma Alta (m. 1986) e, invece di scendere verso il fondovalle, seguiamo il sentiero che, aggirando un ampio dosso, ci porta all'alpe gemella che chiude ad occidente l'alta val di Lemma. Apri qui una fotomappa della salita alla bocchetta di Cogola. Percorrendo la ss 38, dopo il viadotto sul Tartano la lasciamo per prendere a destra (per chi proviene da Milano) e poco dopo ancora a destra, imboccando la strada che dopo 12 tornanti raggiunge Campo Tartano. Superata una breve galleria paravalanghe, troviamo su entrambi i lati della pista uno slargo, in località Pila. per quello di sinistra che ci porta, poco oltre una baita isolata (vedi Dalla cima dominiamo Per raggiungerlo dobbiamo superare il vallone scavato dal ramo meridionale del torrente Dordonella, che il sentiero riattraversa, da destra a sinistra, in un tratto in cui è ben visibile e sostenuto da un muretto a secco; il problema, però, è arrivare al guado, perché prima la traccia non è sempre visibile e, nel punto in cui aggira il modesto dosso prima del vallone, è ben nascosta da una fascia di antipaticissimi ontani. più rapidamente quota, oltrepassando la Prima Baita ed attraversando Culmina a soli 1070 metri in corrispondenza di Campo Tartano e sfocia nell'Adda all'altezza del paese di Sirta. Dalla baita proseguiamo piegando decisamente a sinistra (ovest-nord-ovest) e traversando quasi in piano, fino ad attraversare il vallone terminale della Valle Palà. I Tartanesi memori di tanta sventura la tramandano ai posteri nel primo centenario. Seguendo i segnavia, sono posti su prati che hanno una pendenza molto ripida e danno quasi un'impressione Il passo è una meta classica anche per chi pratica lo sci-alpinismo, che Il sentiero volge a destra e, superata una valletta, sale alle vicine baite del Basìsc’ (m. 1315), il secondo nucleo di mezza costa, dove ci accoglie una fontana coperta ricavata in un tronco cavo. Seguiamo ora il sentiero che per un buon tratto sale ripido verso ovest, fino ad un grande ometto. Strana la poca presenza della Val di Tartano all'interno di Hikr... D'accordo che il posto è remoto e che la strada, attorcigliata su di un lato della Valtellina, non aiuta, d'accordo che le Se però siamo buoni camminatori, potremmo anche allungare di alcune ore Ci affacciamo così alla parte mediana della Val Cògola ed aggirato un dosso, verso ovest, vediamo davanti a noi la casera di Cogola (m. 1795). I tronchi della parte lignea, poi, sono incastrati negli angoli con la tecnica del block-bau o cardana, importata in Valtellina dai Walser. Davanti a noi, in alto, la rocciosa e caratteristica cima di Val Lunga, mentre sulla destra, in fondo alla Val Lunga, distinguiamo facilmente la larga sella del passo di Tartano, sorvegliato dalla grande croce. L'anello val Lunga-val Corta ci permette, partendo da Tartano, di risalire interamente la val Lunga e di tornare al paese scendendo dalla val di Lemma.

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