chi e sekhmet

E questo è quanto, per quel che riguarda gli stravolgimenti in epoca egizia: con il seguente avvento del cristianesimo, e il successivo arrivo dell'islam, il culto originale, già ormai compromesso, cedette loro il posto definitivamente. Era una vera e propria Dea della Guerra, alla stregua di Sekhmet, sua controparte nell'Alto Egitto, che nello stesso periodo viene affiancata a Nekhbet nel ruolo di protettrice. A impersonare la furia distruttrice dell'Occhio di Ra vi erano non una, ma ben due statue. Sekhmet also helps us with the transformation in our lives and breaking down old worn out patterns, which no longer serve us. Bisogna tenersi sempre aperti e ricettivi, pronti a cogliere segni e suggerimenti che nei momenti di incertezza non mancheranno mai di palesarsi. Un nome quindi che suggerisce sì il suo essere dolce e preziosa, ma anche che sotto la superficie nasconda il cuore di un predatore. E dato che, insomma, esagerava un po’, Ra dovette escogitare un piano per calmarla. Ovviamente anche su questa festività ci sono pareri discordanti: qualcuno la definisce la festa di Hathor, qualcuno quella di Bastet, qualcun'altro ancora quella di Sekhmet. Altro fatto da considerare, Men-Nefer (Menfi) fù capitale dell'Egitto per quasi l'intera durata dell'Antico Regno, elevando il prestigio e l'importanza delle divinità cittadine che componevano la Triade di Menfi: Ptah (Padre/Creazione), Sekhmet(Madre/Distruzione) e Nefertum(Figlio/Guarigione-Rinascita). E dato che, insomma, esagerava un po’, Ra dovette escogitare un piano per calmarla. La dea Iside-Hathor (XVIII dinastia) è raffigurata con il disco solare tra le corna bovine, la dea vendicativa Sekhmet (XVIII dinastia) con testa di leone, mentre Ramses II, che indossa la corona blu, siede su un trono con al fianco le figure in scala minore della regina Nefertari e del figlio Amonherkhepeshef. Di fronte ad ogni Sekhmet deve essere fatto un rituale, si portano delle offerte, si dice una preghiera di modo che la Sekhmet possa essere mansueta e possa rimanere docile e spargere concordia e amore nell'Egitto e non più guerra e pestilenza. Qualcuno dice che si svolgesse nei primi giorni dell'anno (per gli egizi iniziava con l'arrivo delle inondazioni del Nilo, quindi approssimativamente tra i nostri agosto e settembre. Leggere tutto con mente aperta, ma senza lasciare che freni o distrugga le nostre più profonde convinzioni: la storia antica viene riscritta e reinterpretata ogni giorno, e per quanto possa o debba essere il fondamento su cui costruire la nostra conoscenza, non può essere presa parola per parola come l'unica verità assoluta. Ad ogni modo, il Salvataggio dell'umanità veniva commemorato ogni anno in una festività in onore di Hathor, la cosiddetta "Festa dell'ubriachezza": tutti bevevano birra macchiata con succo di melograno le rendevano onore. Il Palomba (San Nicola la Strada, 1908) fu genio eclettico e autore di una trentina e più di opere, abbastanza da spaziare dalla filosofia alla matematica, dalla storia delle religioni alla musica. Era signora della furia, della fiamma distruttrice e delle pestilenze, così come della medicina e della guarigione ed era fedele guardiana di Ma'at. Indovinate di chi? Solo in questo modo ogni elemento comincerà finalmente ad re-incastrarsi al proprio posto, e gli Dei si presenteranno a noi nel loro vero aspetto. Il Blog di sekhmet.eros: sekhmet. Non ci sono molte notizie di quali siano le differenze che nei tempi più antichi intercorrevano tra Bast e Sekhmet, ma trovo molto interessante l'interpretazione data ad un'iscrizione della stele di Sehetep-Ib-Re da Abydos (regno di Amenemhet III, 12a dinastia) che dice del Re: Suggerendo quindi una divisione di ruoli per le due temibili divinità leonine: Bastet è la protettrice, Sekhmet l' "enforcer", colei che fa in modo che le regole vengano rispettate. A cavallo tra il Secondo periodo intermedio ed il Nuovo Regno, Uaset (Tebe per i greci) divenne capitale, e Amon (che ne era il patrono) acquistò uno straordinario prestigio, al punto da sostituire/affiancarsi a Ra come divinità creatrice. Riesce ad esserci una vaga confusione persino sullo scopo della festività: secondo alcuni aveva infatti lo scopo di propiziare l'arrivo delle inondazioni del Nilo, per altri invece serviva a placare Sekhmet, e ad impedire che, con il nuovo anno, influenze maligne portassero epidemie e contagi. La prima Divinità di cui vi voglio parlare è una di quelle che sento più vicine: Quando si parla degli Antichi Dei uno dei problemi più ricorrenti è sicuramente la scarsa coerenza tra le informazioni reperibili. Onestamente, pur cercando il lungo e in largo, non sono riuscito a capire quanto questa dualità possa essere antica, anzi, non sono proprio riuscito a trovare nulla che non rimandasse al "Libro della Vacca Celeste" (le prime tracce scritte del quale vanno a collocarsi tra 18a e 19a dinastia, diciamo quindi a partire dal 1350~1330 ac), che ne parla attraverso il mito de "La distruzione dell'umanità". Passano i secoli, civiltà si succedono le une alle altre, e alcune delle divinità che ben conosciamo iniziano a delinearsi: Horus (l'antico), Seth, Min, Nemty, Nekhbet, Wadjet, Bat e Wepwawet. Come se non fosse abbastanza, durante la Dinastia Tolemaica (305-30 ac) i regnanti nativi egizi vennero sostituiti da regnanti greci, e questi portarono ulteriore confusione nel già caotico pantheon egizio, pretendendo di associare divinità autoctone con quelle della loro terra natale. Sekhmet. Sekhmet è legata a uno dei miti cosmogonici dell’inizio dell’Egitto quando il dio sole Ra, adirato con il genere umano perché non lo rispetta, manda il suo occhio che prende la forma della potente leonessa per punire gli uomini stessi. “Il marchio di Sekhmet è il primo capitolo di una serie dedicata al faraone Tutankhamon. In quanto dio dei profumi e leonino era spesso collegato con Nefertem e Mahes. Il centro del suo culto era a Ta-Sened (Latopolis), verso i confini meridionali dell'Egitto, e divenne strettamente associata con Sekhmet, fino a quando -con l'unione di Alto e Basso Egitto, finì con il diventarne un aspetto. Hathor scese sulla terra, assunse le sembianze della leonessa Sekhmet, ed iniziò a dare la caccia e a uccidere ogni uomo che poteva. Il Palomba (San Nicola la Strada, 1908) fu genio eclettico e autore di una trentina e più di opere, abbastanza da spaziare dalla filosofia alla matematica, dalla storia delle religioni alla musica. Sekhmet Pub - Frazione Malpensà, 5, 13812 Quittengo - Rated 5 based on 29 Reviews "È rimasto l'ultimo locale di questo tipo nella zona. E' la differenza nell'approccio -pigro e calcolato quello di Bast, lesto e feroce quello di Sekhmet- e l'uguaglianza nella forma. Chi ha paura della dea Sekhmet? Uno missione archeologica europea-egiziana ha portato alla luce quattro statue di 3.000 anni della dea Sekhmet con testa di leonessa, nel tempio funerario del faraone Amenofi III, di fronte a Luxor. Il tutto mentre bevevano fino a ridursi come degli zombie striscianti, a vomitare come fontane, addormentarsi per le strade o semplicemente a svenire per il troppo alcol ingerito. Ogni lavoro, ogni libro che arriva a termine lascia un segno. L'intera mitologia egizia ne è un fulgido esempio: abbiamo divinità assorbite da altre, altre ancora semplicemente scambiate o sovrapposte, oltre che ruoli e funzioni presi in prestito al bisogno, il tutto dettato dalle rivoluzioni socio-politiche che hanno accompagnato e sconvolto i Due Regni nei loro millenni di storia. L'amore materno di Bast/Sekhmet è selvatico e brusco, non la roba melensa che le è stata attribuita: lascia liberi, liberi di sbagliare e crescere, di ferirsi e farsi le ossa, senza intervenire a meno che il pericolo da affrontare non sia davvero al di fuori della nostra portata. A maggior ragione se consideriamo che tra 18a e 19a dinastia si stava uscendo dallo sconvolgimento religioso imposto da Akhenaton, la cosiddetta eresia amarniana, e si cercava di ridare prestigio ed importanza a divinità che questi aveva fatto passare in secondo piano. Anche tu puoi creare un blog gratis su Libero Blog. ), qualcuno al 20° giorno di Thoth (primo mese dell'anno egizio) e qualcun'altro ancora che si svolgesse il 31 ottobre (che reputo un po' bizzarro, vista la struttura del calendario egizio fino alle tarde dinastie). Tutto questo la portò a guadagnare una popolarità incredibile tra la gente, tanto è vero che ad oggi sopravvivono centinaia di sculture votive realizzate in suo onore tra il 600 ed il 50 ac. E chi ha più il coraggio di parlarne? A Nay-ta-hut (leontopolis) era venerata nella sua forma leonina. Risposte preferite 26 % Risposte 216. Era associato con la guerra, la protezione, il tempo metereologico, i pugnali, il loto e l'atto di divorare i prigionieri. E poi, perdonami, cosa ti ha incuriosito in Sekhmet? Breve premessa storica: presumibilmente anno 10.000 ac, il ritiro dei ghiacci sul finire del paleolitico porta il grande lago interno africano a ritirarsi, fino a formare la Valle del Nilo. Seichim e Sekhmet Reiki - lavora in collaborazione con la vostra intenzione consapevole, con il Sé Superiore e le Guide Angeliche. Ho il sospetto che oltre alla dilagante confusione del periodo, anche diverse persone in tempi più o meno moderni possano averne tratto la loro interpretazione. l'appartenenza. a) Ramses II b) Sfinge c) Sekhmet 3) Cosa contenevano i vasi canopi? Navigando sul nostro sito accetti la privacy policy. Ma andiamo per ordine. conosciuta dai buddisti come Kuan Yin e dagli egiziani come Sekhmet. I sopravvissuti ai suoi attacchi hanno parlato di una donna imponente con testa di leone che attacca con ferocia chiunque le si avvicini. S. Q. C’è sempre qualche curiosità sui libri. Il sito utilizza i cookies per garantirti la migliore esperienza di navigazione. E' sfrenata ma giusta, vanitosa ma pragmatica ed ama gli scherzi e le attività oziose almeno quanto lo scontro ed il sotterfugio. Copyright © Unione Satanisti Italiani 2010 - 2021. fig.) Le ragioni sono molteplici: la penuria di reperti scritti, le difficoltà nella traduzione di lingue morte da millenni, la spesso discutibile attendibilità delle fonti e, non ultimo, le modifiche arbitrarie di caratteristiche/ruoli/funzioni che, per ragioni che spesso rispecchiano unicamente l'evolversi di situazioni politiche e militari, le Divinità hanno subito persino nel corso dei loro periodi di maggior prestigio. C'è chi sostiene che già da allora Bast avesse perso parte del suo aspetto feroce e bellicoso in favore di Sekhmet, poichè avendo le forze dell'Alto Egitto conquistato il Basso Egitto, la loro divinità guerriera ne era uscita con maggior prestigio. In quanto dea della guerra guidava le truppe del faraone in battaglia ed uccideva i più grandi guerrieri nemici con le sue frecce, ma nel suo aspetto più calmo era associata con Nebty ("Le due signore", Wadjet-Nekhbeth, il potere del faraone sull'Alto e Basso Egitto) ed era la personificazione dei venti del nord. Sekhmet - autore su www.BraviAutori.it - nato a Chieti - Italia, città di Chieti Quando però Ra si accorse che Sekhmet, colta dalla frenesia e dalla sete di sangue, stava per sterminare l'intera umanità, escogitò un trucco per fermarla: fece preparare moltissima birra alla quale fece aggiungere succo di melograno ed altre sostanze dal colore sanguigno. Sekhmet, il cui nome significa "La Potente", era come detto una feroce divinità guerriera protettrice dell'Alto Egitto. di Mammifero Carnivoro Felide. Un nome quindi che suggerisce sì il suo essere dolce e preziosa, ma anche che sotto la superficie nasconda il cuore di un predatore. Per completezza, in ogni caso, mi piacerebbe almeno menzionare anche altre divinità incontrate nel corso della mia ricerca che si sono viste legare o rubare/scambiare/associare ruoli/caratteristiche da Bast/Sekhmet. La mia personalissima idea, maturata negli anni di legame con loro, è che Bast e Sekhmet siano due facce della stessa medaglia: una è il felino che attende nell'ombra la propria preda, l'altra il leone che si lancia ferocemente all'attacco del nemico, una è gli aspetti più sensuali dell'estasi, l'altra quelli più selvatici e incontrollati, una è il gatto che civettuolo si lascia coccolare per poi andarsene sdegnosamente non appena si stufa, l'altra quello che per gioco ti pianta denti e unghie nella carne. Figlia di Ra, Il suo nome può essere tradotto come "colei che divora" o "la divoratrice", tuttavia gli elementi fonetici "bas" nel suo nome sono rappresentati con un vaso di oli. iLgUf0. In Hathor rivedo una pazienza infinita che raramente le viene riconosciuta, che la rende una compagnia perfetta per l'esuberanza di Bast e l'impetuosità di Sekhmet, unita alla comune fermezza nel conseguimento degli obiettivi posti. E questo è quanto, per quel che riguarda gli stravolgimenti in epoca egizia: con il seguente avvento del cristianesimo, e il successivo arrivo dell'islam, il culto originale, già ormai compromesso, cedette loro il posto definitivamente. Dobbiamo scavare a fondo, comprendere il contesto storico, distinguere quali fonti siano più recenti e quali più antiche, capire i motivi dietro alle differenze presenti da un periodo all’altro. Sekhmet Dea egizia menfita, spesso considerata sposa di Ptah; era raffigurata con testa di leonessa sormontata dal disco solare. Fu residenza dei sovrani dalla III alla VI dinastia e si arricchì di monumenti quali i templi di Ptah e Neit; notevolissima ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Cammino senza legami, ho solo il vento che mi insegue, e il tempo non mi riguarda perché il tempo mi appartiene ... Addirittura ci fu chi, tramite telegiornale, invitava i giovani a non ascolare musica metal. Ho passato anni a leggere avidamente qualsiasi informazioni potessi trovare al riguardo, ed altri a cercare ogni risposta dentro e attorno a me, imparando a districarmi nella via dei segni, a cogliere conferme e suggerimenti, fino a raggiungere una consapevolezza abbastanza salda da poter cercare di avventurarmi nuovamente tra il caos delle fonti storiche, senza rischiare di uscirne più confuso di prima. La 22a dinastia iniziò infatti con l'ascesa al potere di Shoshenq I, che scelse Per-Bast (Bubastis per i greci, città di cui Bast era patrona) come sua residenza reale, portando ovviamente grande prestigio tanto alla città quanto alla sua patrona. E questo infatti è anche il credo della setta degli Adoratori di Sekhmet, che compiono sacrifici di sangue umano ripetendo in modo ossessivo: «Il sangue è la vita». La nostra chiacchierata ci aiuterà a conoscerli meglio. Bastet venne infatti associata con Artemide, dea lunare, e perse così il suo aspetto di divinità solare. Per dimostrarlo non serve altro che confrontarle con coscienza di causa, invece che mischiarle in un mosaico confuso ed approssimativo, ed è quello che intendo fare in questa serie di articoli. di Mammifero Carnivoro Felide. Quando Ptah assunse il ruolo di divinità capo e venne proclamato il creatore assoluto, Nefertum fu descritto come suo figlio, e Bast/Sekhmet (Basso Egitto/Alto Egitto) come sua moglie. Un legame nato in maniera così naturale che non saprei neppure descrivere il momento, o il periodo esatto, in cui me ne sia reso conto. Bastet venne infatti associata con Artemide, dea lunare, e perse così il suo aspetto di divinità solare. Gli aspetti in comune tra le due divinità leonine sono innumerevoli, eppure, anche dopo l'unificazione dei due regni per mano di Narmer e la nascita della prima dinastia, rimarranno viste come entità separate (seppur molto spesso sovrapposte) per lungo tempo. Ogni centro ha almeno una divinità protettrice, che proprio come il villaggio che rappresenta vive dei suoi successi e forma alleanze e parentele basate sui contatti con altri nuclei abitativi. A cavallo tra il Secondo periodo intermedio ed il Nuovo Regno, Uaset (Tebe per i greci) divenne capitale, e Amon (che ne era il patrono) acquistò uno straordinario prestigio, al punto da sostituire/affiancarsi a Ra come divinità creatrice. Pare che fu in questo periodo, che si cominciò a riferirsi a Bast come a Bastt (Bastet), aggiungendo un'ulteriore t al termine del suo come a volerne addolcire la natura (il suffisso -t per gli antichi egizi rappresentava il femminile), e che a partire dalla 22a dinastia (945-715 ac) la si iniziò ufficialmente ad associare con il gatto domestico, piuttosto che con la figura di leonessa. Inizia anche già a delinearsi la bipartizione tra Alto Egitto (sud) e Basso Egitto (nord). Intanto Sekhmet o Sakhmet era una dea, e una dea piuttosto irascibile. In origine considerata l'occhio lunare di Ra (sinistro), collegandola a cielo notturno, rugiada, nuvole, pioggia e nebbia, in seguito assunse anche l'aspetto di Occhio solare di Ra (destro), come protettrice del dio sole e signora delle fiamme distruttrici. Passano i secoli, civiltà si succedono le une alle altre, e alcune delle divinità che ben conosciamo iniziano a delinearsi: Horus (l'antico), Seth, Min, Nemty, Nekhbet, Wadjet, Bat e Wepwawet. E' stato come vedere i pezzi di un enorme puzzle trovare lentamente ognuno il proprio posto, combaciare senza fatica ed iniziare a formare immagini nitide e perfettamente distinguibili, così facili da assorbire ed interpretare da portarmi a dubitare che non siano sempre state annidate nella mia mente/anima. Ma questo non vale solo per lei: vale per qualsiasi altra Divinità delle Origini. Bisogna dire che effettivamente, nel corso degli anni le figure di Bast e Sekhmet hanno finito col sovrapporsi in maniera sempre più evidente e frequente, tanto è vero che entrambe erano considerate, con buona pace di tutti, moglie di Ptah e madre di Nefertum e Maahes, e che Bast divenne a sua volta associata ad Hathor come sua feroce forma leonina. Tanto per sottolineare la confusione che regna attorno alla faccenda, Bast si ritrova alle volte protagonista di questa storia come aspetto distruttivo (Hathor diventa Bast), come aspetto non distruttivo (Bastet diventa Sekhmet) ed in entrambi i ruoli (nessuna dualità quindi). Per raccontarlo brevemente, per chi non lo conoscesse, Ra si era infuriato con gli uomini perchè stavano cominciando a cospirare contro di lui, convocò un consiglio con altre divinità e decisero di mandare il suo Occhio a punirli (quello destro, solare, rappresentante le fiamme e il calore letale del deserto) nella forma di sua figlia Hathor. C'è chi ipotizza che nel corso di questo periodo, in seguito a questi sconvolgimenti a livello di pantheon, il nome di Bastet (ora figlia di Iside) venne leggermente modificato in ba-Aset (Anima di Iside). Quando però Ra si accorse che Sekhmet, colta dalla frenesia e dalla sete di sangue, stava per sterminare l'intera umanità, escogitò un trucco per fermarla: fece preparare moltissima birra alla quale fece aggiungere succo di melograno ed altre sostanze dal colore sanguigno. Alle volte veniva associato a Shemsu (altro dio leonino della guerra), Anhur (dio della guerra), Sopdu e Shu, il quale poteva assumere sembianze di leone. Intanto Sekhmet o Sakhmet era una dea, e una dea piuttosto irascibile. Figlia di Ra, Il suo nome può essere tradotto come "colei che divora" o "la divoratrice", tuttavia gli elementi fonetici "bas" nel suo nome sono rappresentati con un vaso di oli. Μέμϕις) Città dell’antico Egitto, alla punta del Delta. La donna leone e altre storie d’Egitto. E poi, perdonami, cosa ti ha incuriosito in Sekhmet? Per concludere, come avete potuto leggere, non c’è neppure bisogno di attendere il declino dei Due Regni per vedere Bast completamente spogliata dei suoi aspetti originali, e posso solo immaginare quanta altra confusione si sia generata al riguardo nell’ultimo paio di millenni. ... CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG. Si chiama Egregor un nuovo ransomware che combina le principali e più pericolose tecniche e strategie malevoli già utilizzate da “famosi” threat actor: non solo cripta tutto il contenuto del disco in maniera di fatto irreversibile, ma usa anche la tecnica del doppio riscatto. Leggi oltre 7 recensioni degli utenti e valutazioni di sicurezza per il numero0550317780 / +39 055 031 7780 (linea fissa, Holy See (Vatican City State)), per lo più classificato comenegativa Operatore di telemarketing. Per chi si è travestito da vostro amico e vi voleva "proteggere" dalla sofferenza che invece avete sconfitto uniti insieme. Inizialmente abitato da tribù di cacciatori nomadi, con l'avvento dell'agricoltura si formarono i primi insediamenti, e conseguentemente una coscienza civile che portò ad alleanze, commerci ed infine all'unificazione del paese (che pur resterà diviso in province -sepat, o per i greci nomòi). Questa è per me Bast/Sekhmet, e per quanto non mi aspetti che si concordi o meno con me, spero almeno che la ricerca storiografica abbia portato un po' di chiarezza su quali fossero i suoi aspetti originari, e su quali invece le siano stati arbitrariamente associati dinastia dopo dinastia. Inizialmente abitato da tribù di cacciatori nomadi, con l'avvento dell'agricoltura si formarono i primi insediamenti, e conseguentemente una coscienza civile che portò ad alleanze, commerci ed infine all'unificazione del paese (che pur resterà diviso in province -sepat, o per i greci nomòi). Sekhem means the Power of Powers and it is connected with our own empowerment for both healing and spiritual development. La verità è che l’infallibile verità storica, potrebbe non essere così infallibile. La seguente occupazione romana poi finì con il cementare questa distorsione della mitologia originale. Sekhmet destroys that which no longer serves us, so that we can build on a new foundation. O ancora, quante volte vi è semplicemente capitato di Sentire che mancasse qualcosa? Mentre (come qualcuno dice) seguaci di Horus e Seth si contendono il dominio sull'Egitto, Nekbet e Wadjet vengono elevate al grado di patrone l'una dell'Alto Egitto, e l'altra del Basso Egitto. Seichim è anche il termine egiziano equivalente a prana, ki o chi cosi' come e' usato in Oriente per indicare la forza essenziale che lega insieme l'universo ed è presente in tutto cio' che e' vivente. Ci sarebbe anche molto da dire sulla sua associazione con Haagenti (con la quale tendo a non concordare), ma ci saranno altre occasioni per farlo. Maahes: Antico dio della guerra dalla testa di leone (forse proveniente dalla Nubia), era considerato essere il divoratore dei colpevoli e protettore degli innocenti.

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